La caravella portoghese è un animale marino che si trova in acque tropicali e temperate, principalmente nell’Oceano Atlantico e in quello Indiano, ma negli ultimi anni gli avvistamenti si stanno intensificando anche nel Mediterraneo. Da qui a dire che le nostre acque stanno subendo un'invasione di caravelle portoghesi, però, ne passa.
Sono solite fluttuare trasportate dalle correnti e dai venti, ma sui loro spostamenti aleggia ancora molto mistero. Pensate che dei matematici hanno costruito dei modelli per seguire i loro spostamenti a ritroso, ma comunque è un casino.
Loro fluttuano, fluttuano e vanno, e formano quei grandi gruppi di caravelle che ogni tanto, per via di eventi, fenomeni atmosferici avversi, si spiaggiano a dozzine per la gioia di molti media che possono finalmente gridare: invasione di caravelle portoghesi!
Non c’è bisogno di allarmarsi in questi casi. In letteratura i bloom, le fioriture, così viene chiamato l’aumento improvviso del numero di individui nelle acque, sono rappresentati come eventi puntiformi, anche se a volte possono essere devastanti, come uno accaduto nel 2019 in Irlanda che ha dato del filo da torcere ad alcuni allevamenti di salmoni.
Nello studio però si evidenzia anche come eventi del genere potrebbero capitare sempre più spesso in futuro, soprattutto se continueranno a insistere eventi climatici distruttivi che aiutano a trasportare questi animali un po’ in giro per gli oceani.
Dunque, le stiamo trovando sempre più nelle nostre acque, anche se per ora è un evento ancora piuttosto raro. E cosa accade quando arriviamo le incontriamo sulla spiaggia? Una cosa sola: lasciatele stare là, morte o spiaggiate come una frittata, anche perché l’infame è in grado di urticare con i loro tentacoli anche dopo il decesso.