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Animali

Come fanno le meduse a pungerci?

Le meduse sono creature piene d’odio e tutto questo odio si concentra in delle particolari cellule presenti sui tentacoli chiamate nematociti e arriviamo quindi a rispondere a un altro quesito importante: perché ci fa così male quando ci punge?

In realtà non è propriamente corretto dire che ci pungono, il dolore e il fastidio derivano da una sostanza urticante che producono proprio in queste particolari cellule. Allora facciamo un piccolo zoom su uno di questi tentacoli e vediamole queste piccole figlie del demonio.

Nematocisti credits Spaully via Wikimedia Commons

Questa è una nematocisti, ovvero un apparato che si trova all’interno di queste particolari cellule chiamate nematociti. In realtà queste cellule possono avere anche altri tipi di strutture simili che svolgono altri ruoli nella difesa e cattura delle prede, ma sicuramente le nematocisti sono quelle più conosciute e odiate perché partorite da Satana in persona.

Quest’ultima è praticamente un minuscolo arpione inserito all’interno di una trappola a molla. In sostanza in questa struttura è presente un tubicino cavo a spirale collegato a una sorta di filo chiamato cnidociglio all’esterno della cellula, un grilletto se vogliamo, che una volta toccato spara fuori il piccolo arpione che penetra all’interno della cute del malcapitato.

In diverse specie dopo la penetrazione la nematociste inietta delle tossine che, su piccole prede, ha un effetto paralizzante, mentre su di noi ha il più delle volte l’effetto di farci concorrere per il guinness world record per al bestemmia più lunga che i nostri polmoni possono reggere.

A seconda della specie e della sensibilità allergica degli individui gli effetti della tossina sull’uomo variano molto. A volte sentiamo solo una punturina come con il placido polmone di mare, altre volte ci viene un eritema rosso con le bolle che porca zozza pare che ti hanno infilato il braccio nella friggitrice come con la Pelagia nocticula. In altri casi ancora, invece, può essere causa di shock anafilattico come nel caso della cubomedusa Chironex fleckeri che indovinate dove si trova? Già. In Australia. Uno ci prova a non fare i meme cara Australia, ma tu te li cerchi. In ogni caso, che dici? Secondo te è troppo paragonarle alle figlie illegittime di un rapporto non consenziente tra il demone Astaroth e il principe del male Asmodeo?

Lo fanno ovviamente per difendersi. O per cacciare. Perchè ti sembrano là sceme a fluttuare tipo una busta della coop piena di piscio, ma le meduse cacciano. Paralizzano le prede, e se le ingollano.

Ma chi è così stronzo da farsi ingollare da sta busta di plastica? Molte meduse sono generalmente predatrici. Si nutrono di organismi planctonici, crostacei, piccoli pesci e persino altre meduse. Utilizzano i tentacoli come delle reti da pesca e li lasciano dispiegati passivamente al moto ondoso. Tanto prima o poi qualcosa ci finisce intrappolato, stordito o ucciso dalle nematocisti. Le meduse poi hanno un buco solo. Uno. E da lì fanno tutto. La bocca è posizionata sotto l’ombrello di tentacoli urticanti, e quando la campana dell’animale si espande crea un vuoto che risucchia il malcapitato.

Poi lo digerisce e dopodiché…espelle i prodotti di scarto sempre dalla bocca. Fa schifo? Pensate loro che vedono voi fare la cacca da un buco diverso che possono pensare.

Vabbé, comunque alcune si sono ingegnate pure con una bella simbiosi per non farsi mancare nulla, come la Mastigias papua, che integra la sua dieta carnivora con i prodotti della fotosintesi di alcuni microrganismi che vivono su di lei chiamati zooxantelle. Fanno primo e secondo insomma. E come dolce una bella puntura sul tuo braccio. Così, perché gli gira.

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Barbascura X

Direttore editoriale