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Animali

Come i coleotteri Paussini si infiltrano nei nidi di formiche

Farebbero di tutto per infiltrarsi in un nido di formiche e farsi accudire da loro. No, non stiamo parlando dello strano fetish di zio Nicola. Lo abbiamo per sbaglio lasciato a Cisterna Latina tre giorni, pareva avesse passato 3 anni in Vietnam. Parliamo dei coleotteri del gruppo dei Paussini.

Sono tutti belli di forme e colori diversi, sembra di guardare il Pride dei coleotteri. Le loro antenne sono estremamente complesse perché, chi più chi meno, sono tutti parassiti di nidi di formica e le loro forme si sono adattate e specializzate per confondersi e mimetizzarsi a seconda delle specie.

Certo, a vederli non passano proprio inosservati, sembro io a carnevale vestito da tartaruga ninja in mezzo ai bambini dell’asilo nido. L’anno scorso. Ma loro hanno due strategie per poter infiltrarsi. Innanzitutto, le formiche di ogni specie producono una particolare miscela di odori dati da diversi feromoni e idrocarburi cuticolari coinvolti nella cosiddetta "nestmate recognition”, ovvero “riconoscimento del compagno di nido”.

L'accettazione o il rifiuto di un compagno di nido dipende dal corretto riconoscimento di queste molecole. Anche i Paussini riescono a produrre questa miscela e si confondono con le formiche. Un po’ come se mi fossi spruzzato il profumo di Dua Lipa e mi avessero fatto passare al Met Gala. Nel caso “l’odore” non dovesse corrispondere, le operaie adulte rispondono in modo aggressivo, motivo per cui mimare questa miscela odorosa non è proprio uno scherzo per i coleotteri.

I passini, però, sono ancora più bastardi di così, stimolando in un particolare modo le antenne delle formiche riescono a farsi trasportare dentro al nido e perfino a farsi nutrire a comando. Praticamente come se al Met Gala accarezzando il caschetto di Anna Wintour questa mi portasse in braccio in giro e mi imboccasse quando voglio. Strano. Ma anche piacevole.

Ma non è finita qui. Uno studio del 2015 di un gruppo di ricercatori dell’Università di Roma Tre ha fatto una scoperta eccezionale. Alcune specie sanno persino imitare i suoni emessi dalle formiche! Già, le formiche hanno una comunicazione acustica spaventosamente complessa. Si chiama stridulazione, un tipo di comunicazione in cui emettono suoni facendo dondolare l’addome a ritmo.

Così fanno passare una struttura chiamata plettro su alcune creste cuticolari producendo un suono che in alcune specie identifica anche la propria appartenenza a una precisa casta. Come se twerkando potessimo comunicare il nostro ISEE al commercialista.

Insomma, i Paussini sanno fare pure questo. Hanno sviluppato delle strutture simili per imitare la comunicazione che nel loro caso si trovano sulle zampe e hanno fatto venire anche a me una voglia smodata di comunicare con le persone muovendo il culo su e giù.

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