Lo scorso giugno sono stati catturati in una cittadina slovacca oltre 100 cigni intossicati dai papaveri. Gli animali sono riusciti a causare circa 10 mila euro di danni e alcuni di essi, sfortunatamente come le grandi rock star, sono morti di overdose.
Siamo a febbraio del 2023 vicino alla città di Komárno e tale Balints Pém, agricoltore slovacco con anni di esperienza nella coltivazione di papaveri, si ritrova ad affrontare una situazione piuttosto inusuale. Un gruppo di cigni campeggia nella sua piantagione di papaveri da alcuni giorni, ingozzandosi dei fiori che l’uomo sta cercando di tirar su con amore e dedizione.
I campi di papaveri del povero Pém sono diventati temporaneamente la casa di questa gang malavitosa di cigni che non solo sembrano aver scoperto un alimento tutto sommato niente male, ma pare proprio che gli piaccia tanto da non volersene andare più via.
Immaginiamo, quindi, il contadino che esce da casa sua convinto di scacciare le bestie ricorrendo al classico: “sciò sciò” . Un’arma che funziona sempre, specie con i leoni. Provare per credere.
Ora, lo stuolo di cigni non solo non vuole andarsene, ma inizia anche a prendersela a male. Invece di diminuire il gruppo di bianchi uccelloni diventa sempre più numeroso. Così a distanza di mesi rimangono bloccati lì nei campi vicino al Danubio.
Se prima l’uomo credeva che non volessero andar via perché ghiotti della pianta, ora capisce che non POSSONO andar via - i cigni sono diventati dipendenti.
Dei tossici in botta da oppiacei in perenne stato confusionale, un trip pazzesco in cui sognano cigni rosa di sapone che cantano e soffiano dentro falli estensibili che in realtà si rivelano essere trombe, ma di questo non ne sono certo.
Swans in Slovakia found a poppy field and munched on the opium-producing plants to their hearts' content for months 🦢 pic.twitter.com/RlhCpJxTis
— DW News (@dwnews) June 15, 2023
Siamo a maggio e ormai la questione è diventata ingestibile. Pém è disperato, non sa che fare con sti disagiati piumati. Ha chiamato diversi colleghi, ma nessuno ha mai affrontato una questione del genere. Arriva a contare circa 200 cigni nei suoi campi.
Puoi immaginare cosa significhi avere 200 cigni violenti in botta a girare a casa tua?
Ma non solo, decine di loro iniziano a morire per quella che alcuni esperti definiscono una violenta intossicazione da oppiacei.
I cigni non riescono più a smettere di mangiare papaveri e se vengono allontanati ritornano più incazzati di prima in preda a una crisi d’astinenza che manco io quando ho spaccato un negozio a testate ad Amsterdam. Oh, dopo più di un giorno che non bevo la cedrata Tassoni divento suscettibile.
A giugno gli uccelli ancora in vita sono circa 150. Proprio in questo mese per evitare una moria di animali delle associazioni locali dunque decidono finalmente di intervenire.
Certo, non un'impresa facile, ma sfido chiunque a provare ad acchiappare animali del genere che possono superare anche i 10 chili di peso mentre stanno in botta violenta.
In ogni caso, la situazione si è risolta, ma i costi della battaglia sono stati incredibili. Gli uccelli sono stati portati lontano per disintossicarsi in centri di riabilitazione in cui immaginiamo debbano fare l’uncinetto e incollare la pasta cruda sul cartone.
Certo, in tutta sta storia quasi mezzo centinaio di cigni sono morti, e il povero Pém sostiene di aver subito 10 mila euro di danni. Però, che vuoi fare? Vuoi portare un cigno in tribunale? Lo sai che succede? Che quello mena anche il giudice e tutta l’accusa.
Detto ciò, non smetto di pensare che un’anticchietta di colpa ce l’abbiamo anche noi, ma giusto un pizzico. È vero che gli animali si sballano, ma una monocoltura estensiva di papaveri in natura non è che sia proprio facile da trovare.
I cigni sono soliti mangiare piante acquatiche che strappano dal fondale immergendo il loro lungo collo. È per questo che passano un sacco di tempo col culo per aria. Devo dirvi, sott’acqua non mantengono proprio la stessa eleganza che hanno fuori. Possono anche mangiare piante e semi fuori dall’acqua, o la colza, una coltura che di solito beccano durante la primavera.
Ma allora come diamine è accaduto che questi si so messi a mangiare i papaveri? Secondo Pém non sono state le piante ad attirare gli uccelli, ma piuttosto le grandi pozzanghere d'acqua che si sono formate nei suoi campi dopo le forti piogge. Gli uccelli sono arrivati nel campo e, cercando qualcosa da sgranocchiare, dato che c’erano, nel mentre si sono messi a mangiare i fiori. Un papavero tira l’altro ed eccoci qua signor giudice.
Vi dirò, il motivo per cui gli uccelli sono stati attirati ci sta, anche se non si spiega la ragione per cui in tutti questi anni non si sono mai fermati. Sarà stata una combinazione fortuita? Una serendipità cignesca? Una semplice e sana voglia di sbambarsi? Solo i cigni lo sanno.