Parliamo di uno dei furti di identità più assurdi della storia. La
storia di oggi coinvolge questi due: un panda rosso e l’usurpatore, un panda
gigante. Per 44 anni, infatti, il panda rosso era l’unico panda
esistente sulla Terra. Ma poi è arrivato lui. Sì, perché dal 1825,
anno in cui è stato ufficialmente descritto dallo zoologo Frederic
Cuvier, fino al 1869 in occidente non se ne conoscevano altri. Lui
era il solo e unico panda.
L’origine
del termine panda ad oggi è sconosciuta. Diverse fonti suggeriscono
che derivi dalla parola nepalese "ponya" e infatti i
termini "nigalya ponya" sono tradotti come "zampe di
bambù", alimento preferito di sta creaturina. Il bambù, non le
zampe. Insomma, ste’ meravigliose creature vengono conosciute agli
inizi dell’800 ed è subito amore. Il mondo era diverso allora.
Niente guerre o carestie. Nessuna malattia. Tutti gioivano perché
esisteva lui e solo lui: il panda rosso. Tutto era in pace e armonia
con l’universo, fino a quando non arriva lui che di panda non ha
nulla. Guardatelo mentre si rotola tronfio della sua grassezza.
E
non è body shaming. Per fare body shaming devi offendere qualcuno,
ma per lui essere grassi è l’unico modo di esistere. È il 1869
quando l’occidente scopre per la prima volta le creature
dimenticate dal Signore: i panda giganti. Sappiamo anche la
data precisa: l’11 marzo, il giorno in cui il missionario francese
Armand David ricevette una pelle di questo animale da
un cacciatore.
Da
quel momento il mondo cadde in rovina. Nel 1916 lo zoologo tedesco
Hugo Weigold acquistò un cucciolo mostrando a tutti per la prima
volta come era fatto l’animale in carne e ossa e così iniziò
l’era della tenerezza mielosa.Iniziarono prima con le foto. Poi i
video. E infine conquistano tutto internet. Il mondo si dimenticò
dei panda rossi. Venne chiamato anche panda gigante per
differenziarlo dal panda rosso, ma non ci prendiamo in giro. Oggi
quando si parla di panda l’unico animale che ci viene in mente è
lui.
Purtroppo
queste ingiustizie capitano spesso. Una storia simile è avvenuta
anche con i pinguini. Sì. Il primo pinguino al mondo ad essere
chiamato così è lei: l’alca impenne, un uccello che
popolava gran parte del nord del mondo. Solo successivamente alcuni
esploratori incontrano quelli che oggi chiamiamo pinguini nel sud del
mondo. Li guardano bene, gli sembrano uguali e chiamano pure loro
pinguini. Anche se fanno parte proprio di due ordini diversi.
Poi l’alca impenne si estingue nel XIX secolo e rimangono solo i pinguini del sud. E che fai? Gli cambi nome? No. Da quel giorno per noi esistono solo loro. I pinguini. Le copie. I doppioni.